| Forma | Rotondeggiante, irregolare, più o meno globosa, allungata o appiattita |
| Dimensione | Molto variabile da pochi grammi, fino in casi eccezionali oltre i 500 grammi |
| Peridio | Liscio e chiaro, di colore ocra pallido, giallastro, talvolta con sfumature verdognole e macchie brunastre |
| Gleba | Colore dal marrone al nocciola chiaro, con numerose venature chiare e molto fini |
| Spore | Alveolate, arrotondate, ovoidali, largamente reticolate e riunite da 1 a 4 negli aschi |
| Profumo | E’ il tartufo più apprezzato per la sua rarità e per il suo aroma intenso assai gradevole |
| Maturazione | Da Settembre a fine Dicembre |
| Habitat | Predilige i terreni umidi e freschi dei fondovalle, lungo i corsi d’acqua, nei boschi e ai suoi margini e nelle scarpate |
| Areale di diffusione | In natura in Italia è compreso principalmente in tre zone diverse; colline del Piemonte, nella zona Padana e l’Appenino Centrale in quanto ad oggi pur essendo il tartufo più pregiato non si riesce ancora a coltivare |
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